
Budini dieta dukan, ricetta
Questi budini possono essere mangiati tranquillamente durante la dieta dukan fin dalla fase d’attacco. Sono deliziosi e possono essere consumati sia durante la colazione che a fine pasto. O come spezza fame.
Questi budini possono essere mangiati tranquillamente durante la dieta dukan fin dalla fase d’attacco. Sono deliziosi e possono essere consumati sia durante la colazione che a fine pasto. O come spezza fame.
Ecco come cuocere al dente le verdure in modo che non perdano il loro sapore e i valori nutritivi: i consigli dallo chef Circiello.
PREPARAZIONE Pulite la scorza dell'arancia e levate la parte bianca. Tagliatela a striscioline sottili e fatela bollire per un paio di minuti. Scolatela e rifate l'operazione ancora un paio di volte. Fate sciogliere lo zucchero in 100 ml d'acqua, aggiungete la scorza dell'arancia e fate sciroppare per 5 minuti a fuoco molto basso. Levate la crosticina scura dalla polpa del cocco e frullatela bene con il succo d'arancia; unite lo sciroppo che avete preparato, l'essenza di vaniglia e i tuorli e frullate ancora per un paio di minuti. Versate il composto ottenuto in quattro stampini da budino (meglio se di vetro) e infornate a bagnomaria per circa un'ora. Sfornate e lasciate che si raffreddi a temperatura ambiente e poi mettete gli stampini in frigorifero per almeno tre ore. Servite appena levate dal frigo. TEMPO DI PREPARAZIONE E COTTURA: UN'ORA E MEZZA CIRCA PER PORZIONE: CALORIE 205 DOSI PER 4 PERSONE INGREDIENTI 250 ml di succo d'arancia fresco scorza di mezza arancia 60 g di zucchero 100 g di polpa di cocco fresco 4 tuorli 2-3 gocce di essenza di vaniglia VINI CONSIGLIATI BLANC DE MORGEX ET LA SALLE SPUMANTE CHAMBAVE MOSCATO PASSITO (MUSCAT FLETRI) GOLFO DEL TIGULLIO PASSITO BLANC DE MORGEX ET LA SALLE SPUMANTE Aree di produzione: Valle d'Aosta – affinamento: 6 mesi obbligatori - caratteristiche: spumante brut/demisec/extrabrut - colore: giallo paglierino al verdino - odore: delicato con sottofondo di erbe di montagna - vitigni: blanc de morgex 100% - sapore: semiasciutto/asciutto acidulo molto delicato, gradazione alcolica minima 9°. CHAMBAVE MOSCATO PASSITO (MUSCAT FLETRI) Aree di produzione: Valle d'Aosta centrale – affinamento: 1 anno obbligatorio, quindi fino a 5-6 anni - colore: giallo oro all'ambrato – odore: intenso tipico di moscato – vitigni: moscato bianco 100% sottoposto ad appassimento - sapore: amabile aromatico, gradazione alcolica minima 16,5° di cui almeno 13 svolti. GOLFO DEL TIGULLIO PASSITO Aree di produzione: Liguria provincia GE - affinamento: fino a 5-6 anni - caratteristiche: fermo - colore: giallo oro più o meno carico - odore: ampio, intenso, persistente - vitigni: vitigni a bacca bianca non aromatici - sapore: caldo sapido pieno persistente dolce - gradazione alcolica minima 16,5°. Photo Credit: LA Wad via photopin
PREPARAZIONE Crude o impanate, rosolate e croccanti, calde o fredde, le verdure per un antipasto semplice ma buono. Accorciate i gambi ad un mazzetto di cicorietta, lavatela in acqua fredda, tagliatela a striscioline e mettetela in una insalatiera. Fate rassodare 4 uova, sbucciatele a tagliatele in 4 spicchi. Tagliate a dadini 4 fette di pancarré e fateli friggere per qualche istante in poco olio extravergine d'oliva. Spremete il succo di uno spicchio d'aglio in una ciotolina aiutandovi con uno spremiaglio. Aggiungete sale e pepe, un cucchiaio d'aceto e 50 ml d'olio extravergine d'oliva e mescolate bene. Aggiungete alla cicorietta degli spicchi di finocchio e condite con l'olio all'aglio. Completate aggiungendo gli spicchi dell'uovo sodo e delle scaglie di grana padano. Accompagnate il piatto con i quadratini di pancarré. TEMPO DI PREPARAZIONE E COTTURA: 20 MINUTI PER PORZIONE: CALORIE 140 DOSI PER 4 PERSONE INGREDIENTI 2 mazzetti di cicorietta 4 uova sode 1 finocchio 1 spicchio d'aglio olio extravergine d'oliva aceto grana padano 4 fette di pancarré VINI CONSIGLIATI MONICA DI SARDEGNA FERMO/FRIZZANTE (asciutto/amabile) COLLINE LUCCHESI MERLOT CANDIA DEI COLLI APUANI FERMO FRIZZANTE MONICA DI SARDEGNA FERMO/FRIZZANTE (asciutto/amabile) Aree di produzione: Sardegna provincia CA/OR/NU/SS - affinamento: 6 mesi obbligatori quindi fino a 4 anni ed oltre caratteristiche: fermo/frizzante - colore: rubino chiaro brillante all'amaranto con l'invecchiamento - odore: intenso etereo gradevole - vitigni: monica (85%-100%) - sapore: sapido con tipico retrogusto asciutto/amabile - gradazione alcolica minima 11°. COLLINE LUCCHESI MERLOT Aree di produzione: Toscana - affinamento: fino a 3 anni - caratteristiche: fermo - abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rosso rubino al granato se invecchiato - odore: gradevole tipico - vitigni: merlot (85%-100%) - sapore: pieno asciutto asciutto - gradazione alcolica minima 11,5°. CANDIA DEI COLLI APUANI FERMO FRIZZANTE (abboccato/amabile/asciutto) Aree di produzione: Toscana – caratteristiche: fermo/frizzante - abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: giallo paglierino - odore: delicato intenso tipico leggermente aromatico - vitigni: vermentino (70%-80%) albarola (10%-20%) trebbiano toscano e/o malvasia nera (0-20% con max 5% malvasia) - sapore: asciutto morbido pieno fruttato con retrogusto amarognolo amabile abboccato - gradazione alcolica minima 11,5°.
PREPARAZIONE Pulite la catalogna, eliminate il torsolo e le foglie esterne dure o sciupate, tagliate le foglie a pezzetti, lavatele in acqua fredda e scolatele. Fatele lessare per una trentina di minuti in abbondante acqua leggermente salata. Pulite le fave e fatele lessare per una ventina di minuti. Nel frattempo pulite il peperone e tagliatelo a listarelle e fatele friggere in abbondante olio per 4 o 5 minuti rivoltandole almeno una volta. Scolatele e mettetele su carta assorbente per togliere l'unto in eccesso. Scolate la catalogna e fatela intiepidire, strizzatela e mettetela nella padella dei peperoni, scolate anche le fave e unitele alla catalogna, unite anche i peperoni e fate andare a fuoco basso per qualche minuto mescolando di tanto in tanto. Togliete dal fuoco, aggiustate di sale, cospargete le verdure con poco olio extravergine crudo versato a filo, date una macinata di pepe nero e servite. TEMPO DI PREPARAZIONE E COTTURA: 45 MINUTI PER PORZIONE: CALORIE 210 DOSI PER 4 PERSONE INGREDIENTI 800 g di catalogna 1 kg di fave fresche 1 peperone rosso olio - sale - pepe VINI CONSIGLIATI BAGNOLI CABERNET BARDOLINO SUPERIORE COLLI BERICI CABERNET BAGNOLI CABERNET Aree di produzione: Veneto provincia PD - affinamento: fino a 2 anni - caratteristiche: fermo abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rubino intenso al granato o al mattone con l'invecchiamento – odore: vinoso tipico intenso se invecchiato - vitigni: cabernet franc e/o sauvignon e/o carmenere (85%-100%) - sapore: pieno erbaceo equilibrato tannico di corpo austero vellutato se invecchiato asciutto - gradazione alcolica minima 11°. BARDOLINO SUPERIORE Aree di produzione: Veneto provincia VR (zone di antica tradizione) - affinamento: 1 anno obbligatorio quindi fino a 3 anni - caratteristiche: fermo o leggermente frizzante - abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rubino chiaro al cerasuolo e al granato con l'invecchiamento - odore: vinoso con leggero profumo delicato - vitigni: corvina veronese (35%-65%) rondinella (10%-40%) molinara (10%-20%) negrara (0-10%) eventualmente barbera e/o rossignola e/o sangiovese e/o garganega (0-10%) - sapore: asciutto sapido leggermente amarognolo armonico sottile - gradazione alcolica minima 11,5°. COLLI BERICI CABERNET Aree di produzione: Veneto provincia VI - affinamento: fino a 3 anni - caratteristiche: fermo abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rubino carico all'aranciato con l'invecchiamento - odore: gradevolmente intenso tipico - vitigni: cabernet franc e/o sauvignon (100%) - sapore: asciutto robusto giustamente tannico asciutto gradazione alcolica minima 11°.
PREPARAZIONE Lavate e pulite le cozze e mettetele in una casseruola con un rametto di prezzemolo e l'aglio sbucciato e schiacciato e lasciate andare a fuoco vivo fino a quando le cozze si saranno aperte rigirando di tanto in tanto. Scolatele nel colapasta raccogliendo il liquido di cottura in una tazza. Togliete e buttate via la metà conchiglia vuota. Lavate e asciugate le code di gambero, filtrate l'acqua delle cozze utilizzando un colino fitto. Togliete la crosta al pancarrè e tagliate ogni fetta in quattro triangolini. Sciogliete il burro in un tegame e aggiungete la farina mescolando continuamente, aggiungete il curry sempre mescolando e aggiungete il vermut o il vino bianco e fate evaporare per un minuto. Aggiungete l'acqua delle cozze e mescolate bene, aggiungete la panna e continuate la cottura finché la salsa inizia ad addensarsi senza smettere di mescolare. Aggiungete i gamberi e cuocete, sempre a fuoco basso, per un paio di minuti mescolando con delicatezza. Unite i mezzi gusci con le cozze e fate andare per un minuto, insaporite con una macinata di pepe e togliete il tegame dal fuoco. Spolverate con il prezzemolo tagliuzzato finemente, fate riposare un paio di minuti e servite in tavola nello stesso tegame di cottura. Mentre le preparazione riposa fate tostare in forno il pancarrè. Servite insieme alla preparazione. TEMPO DI PREPARAZIONE E COTTURA: 35 MINUTI PER PORZIONE: CALORIE 420 DOSI PER 4 PERSONE INGREDIENTI 800 g di cozze 250 g di code di gamberi sgusciati 1 cucchiaino di curry in polvere 50 g di burro 1 cucchiaino di farina 1/2 bicchiere di Vermut bianco dry (o vino bianco secco) 300 ml di panna liquida 10 fette di pancarrè 1 spicchio d'aglio prezzemolo - pepe nero VINI CONSIGLIATI COLLIO GORIZIANO RIESLING FRIULI AQUILEIA MULLER THURGAU FERMO/FRIZZANTE ALGHERO CHARDONNAY SPUMANTE COLLIO GORIZIANO RIESLING Aree di produzione: Friuli Venezia Giulia – affinamento: fino a 2 anni - caratteristiche: fermo - abbinamento consigliato: ANTIPASTI, PESCE - colore: giallo paglierino al dorato - odore: intenso delicato gradevole - vitigni: riesling renano (100%) - sapore: tipico aromatico asciutto - gradazione alcolica minima 11°. FRIULI AQUILEIA MULLER THURGAU FERMO/FRIZZANTE Aree di produzione: Friuli Venezia Giulia - caratteristiche: fermo/frizzante – abbinamento consigliato: PESCE - colore: paglierino - odore: intenso gradevole tipico - vitigni: muller thurgau (90%-100%) - sapore: rotondo armonico asciutto - gradazione alcolica minima 11°. ALGHERO CHARDONNAY SPUMANTE Aree di produzione: Sardegna provincia SS - affinamento: fino a 2 anni - caratteristiche: spumante - abbinamento consigliato: PESCE - colore: giallo paglierino con riflessi verdognoli - odore: fruttato, tipico, delicato - vitigni: chardonnay (85%-100%) - sapore: sapido, asciutto, pieno, tipico, asciutto - gradazione alcolica minima 11,5°. Photo Credit: qwerty antonino via photopin
Per la settimanale hit parade dei vini italiani DOCG ho scelto oggi per voi un degno competitor dei vini superiori delle altre regioni quali il Barolo, il Brolio, il Valpolicella, il Chianti, il Nebbiolo. Seguitemi in questo percorso enologico di conoscenza e apprezziamone insieme la raffinata qualità. Zona di produzione e vitigni Il Cesanese del Piglio DOCG si ottiene dai vigneti coltivati in una zona che comprende tutto il territorio comunale di Piglio, Serrone e parte del territorio di Acuto, Anagni e Paliano nel Lazio. Le peculiari caratteristiche di questo vino, per sapore e qualità, si devono proprio alla particolare natura di questi terreni collinari d'origine vulcanica, ricchi di argilla, potassio e magnesio e alla loro buona esposizione che favorisce un clima temperato. Vitigni d'eccezione Cesanese di Affile e/o Cesanese comune per il 90% minimo con il contributo di non più del 10% di vitigni a bacca rossa idonei alla coltivazione per la regione Lazio. Caratteristiche organolettiche Il Cesanese del Piglio DOCG è un vino rosso che può essere prodotto nella versione secco o asciutto e anche nelle tipologie abboccato, dolce, frizzante naturale e spumante. Si presenta con un colore colore rosso rubino molto carico con intensi riflessi violacei tendente al granato; profumo intenso, speziato con sentori di floreali di viola, amarena e marasca e fruttati di more, lamponi e altri frutti di bosco; un sapore secco, armonico, con retrogusto gradevolmente amarognolo. La tipologia Riserva è caratterizzata da sentori speziati, che ricordano i profumi dolci della vaniglia ma anche quelli più pungenti del pepe nero e della bacca di ginepro. La gradazione alcolica minima è di 12% Vol. Cesanese del Piglio DOCG a tavola Un vino elegante che si abbina ottimamente a primi piatti con sughi di carne e a secondi piatti di carni rosse,, formaggi di media stagionatura. Ideale con abbacchio al forno, fettuccine ciociare con rigaglie di pollo, pollame arrosto e in umido, carni rosse, zucchine, patate e verdure ripassate in padella. Buono anche associato a salumi stagionati, bucatini all'amatriciana, agnello alla cacciatora, pajata, fegatelli di maiale alla griglia, trippe in umido, pollame e coniglio arrosto. Si consiglia di stapparlo per la decantatura due ore prima di servirlo ad una temperatura di 18-20°C circa in un calice ampio per vini rossi, per poterne apprezzare in pieno i profumi. Questo in particolare per le tipologie più evolute. Nella tipologia Riserva va servito a 16-18°C in calici ballon. Le tipologie più o meno dolci e lo spumante vanno serviti rispettivamente in coppe larghe o flute a 6-8°C e si accompagnano bene a dolci secchi. ciambelle e crostate di frutta. NOTA Il Cesanese del Piglio DOCG Riserva si distingue dal Cesanese del Piglio DOCG principalmente per il periodo di invecchiamento non inferiore ai 20 mesi complessivi, di cui almeno 6 di affinamento in bottiglia e un titolo alcolometrico volumico totale minimo di 14,00% vol. Un po' di storia Le origini del Cesanese del Piglio, ricavato da un vitigno autoctono di antichissima tradizione, risalgono all’epoca romana. E la sua storia prosegue dal medioevo ai nostri giorni, bypassando anche le invasioni barbariche: un vino preferito dagli imperatori romani Nerone, Nerva e Traiano, prediletto da Federico II e dai papi che risiedevano ad Anagni, in particolare Innocenzo III e Bonifacio VIII. Varie le testimonianze scritte sulla viticoltura presente nel corso dei secoli in questa zona: presso l’Archivio di Stato di Anagni sono conservati alcuni atti notarili relativi alla compravendita di terreni coltivati a vite già all'epoca. Testimonianza importante, regolarmente scritta, sono gli Statuti della Terra del Piglio, emanati il 30 maggio 1479: diversi capitoli testimoniano la vite e il commercio del vino prodotto nella comunità di Piglio. Risalgono al Seicento altre testimonianze dell'importanza della viticoltura nella zona del Piglio, tra le quali la citazione di Rutilio Scotti, un letterato locale che così declama la bontà del Cesanese: “ha una nobile potenzia non che ad eccitare la dormente Venere, ma di resuscitare la morte in ciaschedun uomo”. E al Settecento risale lo Statuto municipale di Affile, dove si minacciano “pene severissime a chiunque avesse avuto l'ardire di recare danno alle vigne, sia per mano d'uomo che per tramite di bestiami”. È del 1838 il Libro Mastro del 1838, un registro contabile delle entrate e delle uscite oggi nell’archivio dell’abbazia di Subiaco, nel quale è menzionato il vino Cesanese. Proseguendo in epoca più recente, si arriva al 1942 e agli Annali della Facoltà di Agraria della Regia Università di Napoli; alle diverse riviste di settore pubblicate fra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso; al 1958 e alla I Mostra campionaria di vini, nel corso della quale il professor Bruni del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali parla di questo vino come dei “vini neri, che dovrebbero essere incrementati, il vitigno fondamentale dovrebbe essere il Cesanese”. Le tappe più importanti nella storia del Cesanese del Piglio sono il riconoscimento della denominazione di origine controllata del 1973 e, infine, la DOCG dell’agosto 2008. Curiosità Nel 1981, il Cesanese del Piglio è uno dei protagonisti nel film “Il Marchese del Grillo” di Mario Monicelli nel quale Alberto Sordi nel personaggio di Gasperino il carbonaro si attacca alla botte di Cesanese del Marchese. Nel 2006 è stata istituita la Strada del Vino Cesanese, un suggestivo itinerario territoriale dedicato ai temi della vite e del vino che si snoda fra le province di Roma e di Frosinone.
PREPARAZIONE Ammorbidite 3 pezzi di fogli di gelatina in acqua fredda per una quindicina di minuti. Mettete il pan di Spagna nella tortiera (meglio se è quella con la cerniera perché il pan di Spagna sarà a misura perfetta). Spennellate il pan di Spagna con il limoncello ripetendo più volte l'operazione finché il dolce è ben inumidito. Per agevolare l'assorbimento del liquore potete premere delicatamente con il dorso del cucchiaio la superficie del dolce. Spennellate anche la parte interna del bordo non coperta dal pan di Spagna. Ponete in frigorifero. Scaldate senza far bollire il Rum, aggiungete la gelatina e fate fondere girando delicatamente con un cucchiaio di legna. In una ciotola abbastanza grande versate il succo di frutta e aggiungete il Rum con la gelatina e mescolate delicatamente. Montate gli albumi con un pizzico di sale e lo zucchero, in un'altra ciotola montate la panna molto fredda con lo zucchero a velo. Aspettate che il succo di frutto sia addensato, ma non sodo (sciropposo), aggiungete gli albumi a neve, una cucchiaiata alla volta, con lenti movimenti verticali di una forchetta. Unite anche la panna montata poco alla volta sempre con movimenti verticali e lenti della forchetta. Versate il tutto sul pan di Spagna e rimettete in frigorifero (almeno sei ore). Al momento di servire levate la fascia con la cerniera e portate in tavola. TEMPO DI PREPARAZIONE E COTTURA: 15 MINUTI PER PORZIONE: CALORIE 310 DOSI PER 6/8 PERSONE INGREDIENTI 1 pan di Spagna pronto di circa 400 g 200 ml di succo di frutta ai frutti esotici 5/6 cucchiai di limoncello 1 bicchierino di Rum (meglio se scuro) 200 ml di panna liquida 3 cucchiai di zucchero al velo vanigliato 4 albumi 50 g di zucchero 3 foglie di gelatina sale fino VINI CONSIGLIATI COLLI DEL TRASIMENO VIN SANTO RECIOTO DELLA VALPOLICELLA CONEGLIANO VALDOBBIADENE COLLI DEL TRASIMENO VIN SANTO Aree di produzione: Umbria - affinamento: fino a 10 anni - caratteristiche: fermo - abbinamento consigliato: DESSERT E FUORI PASTO - colore: dal giallo paglierino all'ambrato con riflessi dorati - odore: etereo intenso tipico tipico - vitigni: trebbiano (40%-70%) grechetto e/o pinot bianco e/o pinot grigio (30%-60%) altri (0-30%) - sapore: tipico persistente armonico asciutto - grad. alcolica min. 14+2°. RECIOTO DELLA VALPOLICELLA Aree di produzione: Veneto Comprende 19 comuni della fascia settentrionale della provincia di Verona, da est a ovest - affinamento: fino a 2-3 anni - caratteristiche: fermo – abbinamento consigliato: FINE PASTO, DESSERT - colore: rubino intenso - odore: vitigni: Corvina Veronese 45%-95%, ammesso Corvinone max 50% in sostituzione della Corvina; Rondinella 5%-30%, ammessi altri vitigni a bacca rossa non aromatici provincia di Verona max 15%, altri vitigni autoctoni a bacca rossa max 10% - sapore: vellutato armonico di corpo amabile/dolce. CONEGLIANO VALDOBBIADENE Aree di produzione: Veneto provincia TV - caratteristiche: fermo/frizzante – abbinamento consigliato: APERITIVO, FINE PASTO - colore: giallo paglierino più o meno carico – odore: vinoso tipico leggero fruttato - vitigni: prosecco (glera) (90%-100%) Verdiso, Bianchetta trevigiana, Perera e Glera lunga. (0%-15%) - sapore: gradevolmente amarognolo di corpo - gradazione alcolica minima 11°. Photo Credit: Ann@74 via photopin
PREPARAZIONE Dissalate sotto l'acqua corrente e diliscate le acciughe. Tritatele finemente insieme con il prezzemolo, la salvia, le foglioline del rosmarino e l'aglio; mettete tutto in una ciotola. Irrorate con 1 dl d'olio extravergine d'oliva e il succo di 1 limone ed emulsionate. Levate la pelle a pesce spada, lavatelo, asciugatelo, salatelo e mettetelo sul fondo di una pirofila unta con 2 cucchiai di olio. Spalmate le fette di pesce con la salsa preparata e spolverizzate con il pane grattato. Mettete in forno caldo a 220 gradi per una quindicina di minuti. Passate la teglia per 5 minuti sotto il grill del forno per far dorare la superficie della preparazione. Servite immediatamente. Al posto del pesce spada si può utilizzare il palombo TEMPO DI PREPARAZIONE E COTTURA: 30 MINUTI PER PORZIONE: CALORIE 390 DOSI PER 4 PERSONE INGREDIENTI 8 fette di pesce spada da 100 g 3 acciughe sotto sale 1 ciuffetto di prezzemolo 2 foglie di salvia 1 rametto di rosmarino 2 spicchi d'aglio olio, limone VINI CONSIGLIATI ALTO ADIGE VALLE ISARCO TRAMINER AROMATICO GOLFO DEL TIGULLIO BIANCO FERMO/FRIZZANTE ORVIETO (Umbria) ALTO ADIGE VALLE ISARCO TRAMINER AROMATICO Aree di produzione: Trentino provincia BZ - caratteristiche: fermo - abbinamento consigliato: PESCE - colore: giallo molto chiaro con riflessi verdognoli - odore: leggermente aromatico da fino ad intenso - vitigni: traminer aromatico (100%) - sapore: asciutto fresco vellutato aromatico tipico asciutto - gradazione alcolica minima 11°. GOLFO DEL TIGULLIO BIANCO FERMO/FRIZZANTE Aree di produzione: Liguria provincia GE - caratteristiche: fermo/frizzante abbinamento -consigliato: PESCE - colore: giallo paglierino più' o meno carico - odore: fine, delicato, discretamente persistente - vitigni: bianchetta genovese (85%-100%) altri non aromatici (0-15%) sapore: sapido, pieno, tipico, asciutto – gradazione alcolica minima 10,5°. ORVIETO (Umbria) È un vino di fama internazionale ottenuto sui verdi colli che circondano il comune di Orvieto, in provincia di Terni. Colore: giallo paglierino dorato; profumo: accentuato e caratteristico; sapore: secco ma anche rotondo. Gradazione alcolica 12/12,5° e temperatura di servizio 10/12°. il tipo “secco” è consigliabile con una infinità di piatti, ma principalmente con pesce di mare e d’acqua dolce, mentre l’“abboccato” accompagna minestre, gelatine, vellutate. Photo Credit: via photopin
PREPARAZIONE Lavate i peperoni e sgocciolateli, levate tutti i semi e tagliateli a dadini. Fate sbollentare in acqua bollente i pomodori per un minuto, poi passateli sotto acqua fredda e tagliateli a dadini. Frullate qualche foglia di basilico con l'olio extravergine d'oliva. Fate lessare in abbondante acqua i gnocchetti sardi, scolateli bene e metteteli in una ciotola e conditeli con l'olio extravergine d'oliva al basilico, i pomodori, i peperoni e qualche goccia di tabasco. Mescolate delicatamente e aggiungete il pepe e lasciate riposare per una quindicina di minuti in un luogo fresco. Al momento di servire in tavola grattugiate la bottarga e spolverate i gnocchetti. Decorate con qualche foglia intera di basilico. TEMPO DI PREPARAZIONE E COTTURA: 30 MINUTI PER PORZIONE: CALORIE 190 DOSI PER 4 PERSONE INGREDIENTI 200 g di gnocchetti sardi 300 g di pomodori ramati 200 g di peperoni rossi e gialli 50 g. di bottarga basilico fresco – tabasco - olio pepe - sale VINI CONSIGLIATI PENTRO DI ISERNIA ROSATO CARSO COLLI ORIENTALI DEL FRIULI MERLOT SUPERIORE PENTRO DI ISERNIA ROSATO Aree di produzione: Molise provincia IS – affinamento: fino a 2 anni - caratteristiche: fermo - abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rosa più' o meno intenso - odore: delicato tipico gradevole - vitigni: montepulciano (45%-55%) sangiovese (45%-55%) altre (0-5%) - sapore: asciutto armonico lievemente fruttato fresco asciutto - gradazione alcolica minima 11°. CARSO Aree di produzione: Friuli Venezia Giulia provincia TS/GO - affinamento: fino a 2 anni caratteristiche: fermo - abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rubino intenso - odore: tipico vinoso - vitigni: cabernet franc e/o cabernet sauvignon e/o terrano e/o merlot e/o altri vitigni rossi - sapore: armonico di corpo asciutto - gradazione alcolica minima 10°. COLLI ORIENTALI DEL FRIULI MERLOT SUPERIORE Aree di produzione: Friuli Venezia Giulia provincia UD - affinamento: fino a 4 anni - caratteristiche: fermo abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rubino granato se invecchiato - odore: gradevole tipico - vitigni: merlot (85%-100%) - sapore: pieno sapido asciutto gradazione alcolica minima 11,5°. Photo Credit: via photopin
PREPARAZIONE In una terrina mescolate delicatamente la ricotta con lo zucchero al velo fino a formare un composto liscio e consistente. Lavate bene il limone, asciugatelo e grattugiate la buccia con l'apposito attrezzo. Private l'ananas della scorza e tagliatelo a dadini abbastanza regolari e non troppo grandi. Versate i dadini di ananas nella crema di ricotta e mescolate delicatamente per amalgamare i due componenti. Trasferite il composto in uno stampino da budino e lasciatelo riposare in frigorifero (circa un'oretta). Al momento di servire grattugiate il cioccolato a scaglie (o se preferite potete usare le gocce di cioccolato) e decorate il dolce dopo averlo rovesciato sul piatto di portata. Date una spolverata di cannella e servite. TEMPO DI PREPARAZIONE: 20 MINUTI PER PORZIONE: CALORIE 90 DOSI PER 4 PERSONE INGREDIENTI la polpa di mezzo ananas 1/2 kg di ricotta fresca 120 g di zucchero al velo 1 limone mezzo cucchiaio di cannella cioccolato fondente VINI CONSIGLIATI MOLISE MOSCATO PASSITO COLLI ORIENTALI RAMANDOLO (dolce) MOSCATO DI SARDEGNA SPUMANTE MOLISE MOSCATO PASSITO Aree di produzione: Molise provincia CB/IS - caratteristiche: fermo - abbinamento consigliato: DESSERT E FUORI PASTO - colore: giallo dorato - odore: tipico di moscato intenso e delicato tipico aromatico - vitigni: moscato bianco (85%-100%) - sapore: armonico gradevole dolce gradazione alcolica minima 14°. COLLI ORIENTALI RAMANDOLO (dolce) Aree di produzione: Friuli Venezia Giulia provincia UD - caratteristiche: Tranquillo dolce - abbinamento consigliato: DESSERT - colore: giallo dorato più o meno intenso - odore: tipico, intenso e caratteristico – vitigni: verduzzo friulano 100% (detto localmente verduzzo giallo) - sapore: gradevolmente dolce, vellutato, di corpo con eventuale sentore di legno - gradazione alcolica minima 14°. MOSCATO DI SARDEGNA SPUMANTE Aree di produzione: Sardegna provincia CA/OR/NU/SS - affinamento: fino a 2-3 anni - caratteristiche: spumante - abbinamento consigliato: DESSERT - colore: giallo paglierino brillante - odore: delicato aromatico tipico - vitigni: moscato bianco (100%) - sapore: delicato fruttato tipico dolce - gradazione alcolica minima 11,5°. Photo Credit: via photopin
PREPARAZIONE Lavate molto bene la borragine e fatela cuocere senza aggiungere acqua in una pentola coperta per una decina di minuti. Scolatela e lasciatela nello scolapasta con un peso per far perdere più acqua possibile. Fate cuocere le patate, pelatele e passatele ancora calde nello schiacciapatate per ottenere una purea. Impastate la purea di patate con la farina, l'uovo, la borragine tritata molto finemente, un pizzico di sale e un macinata di pepe nero. Formate delle polpettine. In una padella fate stufare lo scalogno con un paio di cucchiaiate d'olio avendo cura di tenere la fiamma bassa. Aggiungete i fiori di zucchina tagliati a listarelle, il rametto di maggiorana e fate cuocere per 4 o cinque minuti. Fate cuocere le polpettine in abbondante acqua salata e, appena salgono a galla, scolatele con una schiumarola. Aggiungete le polpettine al sugo di fiori di zucchina e fate saltare per un paio di minuti, aggiustate di sale, date una spolverata di pepe e una bella grattugiata di ricotta dura. Servite immediatamente. TEMPO DI PREPARAZIONE E COTTURA: 45 MINUTI PER PORZIONE: CALORIE 140 DOSI PER 4 PERSONE INGREDIENTI 300 g di foglie di borragine 1 kg di patate 300 g di farina bianca 3 rametti di maggiorana 50 g di fiore di zucchina 1 uovo intero 50 g di ricotta da grattugiare 1 scalogno olio extravergine d'oliva sale - pepe nero VINI CONSIGLIATI FRIULI ISONZO ROSATO FERMO/FRIZZANTE (asciutto/amabile) ARBOREA SANGIOVESE CANNONAU DI SARDEGNA ROSATO FRIULI ISONZO ROSATO FERMO/FRIZZANTE (asciutto/amabile) Aree di produzione: Friuli Venezia Giulia pr. GO - caratteristiche: fermo/frizzante - abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rosa al cerasuolo tenue - odore: leggermente vinoso, gradevole - sapore: pieno fresco tranquillo asciutto/amabile - gradazione alcolica minima 10,5°. ARBOREA SANGIOVESE Aree di produzione: Sardegna provincia OR - affinamento: fino a 4 anni - caratteristiche: fermo - abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rubino o rosato - odore: vinoso intenso - vitigni: sangiovese (85%-100%) - sapore: asciutto, morbido, fresco, aromatico, asciutto - gradazione alcolica minima 11°. CANNONAU DI SARDEGNA ROSATO Aree di produzione: Sardegna provincia CA/OR/NU/SS - affinamento: obbligatorio fino al 1° marzo dopo la vendemmia quindi fino a 3 anni - caratteristiche: fermo - abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rosa brillante - odore: tipico gradevole - vitigni: cannonau (90%-100%) - sapore: sapido tipico asciutto - gradazione alcolica minima 12,5°. Photo Credit: via photopin
PREPARAZIONE Semplice ma gustoso questo antipasto da preparare con l'ortaggio più antico del mondo, che per secoli è stato l'alimento base delle popolazioni povere. Cotto o crudo. Chi non ricorda il “pane e cipolla” per definire la cena o adddirittura il pasto principale in tempi di ristrettezze? Ma vediamo com'è possibile, invece, fare di un alimento povero un antipasto da chef. Con qualche accorgimento. Fate bollire le cipolle per circa una quindicina di minuti dopo averle pulite e lavate. Mentre le cipolle cuociono fate lessare in abbondante acqua leggermente salata le verdure surgelate (bastano 8 minuti dalla ripresa dal bollore), aggiungete il mais 5 minuti prima di scolare. Scolate le verdure avendo cura di conservare un bicchiere di liquido di cottura. In un tegame con 30 grammi di burro fate rosolare le verdure e il mais mescolandoli e aggiungete il prezzemolo spezzettato grossolanamente. Svuotate le cipolle: tagliate il fondo in modo che possano stare in piedi e aiutandovi con un coltello togliete quanto più polpa potete avendo cura di non intaccare le pareti esterne e il fondo. In un tegamino sciogliete 40 grammi di burro e spennellatelo sul fondo della teglia, sulle cipolle sia nell'interno che all'esterno e sulle calotte che avete tagliato. Tritate la polpa delle cipolle e unite alle verdure nel tegame, fate andare a fuoco basso per un paio di minuti e spegnete il fuoco. Aggiungete l'uovo, il tuorlo, metà formaggio, sale e pepe, mescolate bene. Riempite con questo composto le cipolle, sistematele nella teglia e copritele con la loro calotta, versate il bicchiere d'acqua di cottura e mettete in forno già caldo (200°) per una trentina di minuti o finché il fondo sarà asciutto. Servite fredde. TEMPO DI PREPARAZIONE E COTTURA: UN'ORA CIRCA PER PORZIONE: CALORIE 350 DOSI PER 4 PERSONE INGREDIENTI 12 cipolle bianche tonde 100 g misto verdure per insalata russ surgelate 60 g di mais in scatola 60 g di misto formaggi grattugiati 70 g di burro 1 uovo 1 tuorlo prezzemolo – pepe - sale VINI CONSIGLIATI TORGIANO ROSATO ASSISI ROSATO COLLI AMERINI ROSATO TORGIANO ROSATO Aree di produzione: Umbria pr. PG - caratteristiche: vivace - abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rosa salmone tenue - odore: fruttato - vitigni: sangiovese (50%-70%) canaiolo (15%-30%) trebbiano toscano (0%-10%) altre (0-10%) - sapore: asciutto fresco vivace asciutto - grad. alcolica min. 11,5°. ASSISI ROSATO Aree di produzione: Umbria pr. PG - caratteristiche: fermo - abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rosato più o meno intenso - odore: vinoso delicato - vitigni: sangiovese (50%- 70%) merlot (10%- 30%) altre (0-40%) - sapore: asciutto fresco armonico asciutto - grad. alcolica min. 11°. COLLI AMERINI ROSATO Aree di produzione: Umbria - caratteristiche: vivace - abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rosa salmone più o meno intenso – odore: intenso fruttato molto delicato persistente - vitigni: sangiovese (65%-80%) merlot e/o montepulciano e/o ciliegiolo e/o canaiolo e/o barbera (20%- 30% con max 10% di merlot ) - sapore: delicatamente rotondo fresco di corpo asciutto grad. alcolica min. 11°. Photo Credit: cielomiomarito via photopin cc
PREPARAZIONE Schiacciate senza romperli dei grani di pepe nero e metteteli in una ciotola, aggiungete l'aceto, lo zucchero e un pizzichino di sale, mescolate bene fino a quando si saranno sciolti sale e zucchero: il particolare composto deve dare al pesce uno stuzzicante sapore agrodolce. Levate la pelle dai tranci di pesce spada e tagliateli a triangolo, salateli e pepateli da ambo i lati e poi passateli nella farina. In una padella con poco olio fate dorare da ambo le parti i tranci (una decina di minuti in tutto). Metteteli nel piatto di portata e bagnateli con il preparato per il condimento, cospargeteli con qualche fogliolina di menta. Questo piatto può essere gustato sia caldo che freddo. TEMPO DI PREPARAZIONE E COTTURA: 25 MINUTI PER PORZIONE: CALORIE 590 DOSI PER 4 PERSONE INGREDIENTI 800 g di tranci di pesce spada 50 g di farina 1/2 bicchiere d'aceto 2 cucchiaini di zucchero 1/2 bicchiere d'olio extravergine 4 rametti di menta 2 cucchiai di pepe nero sale VINI CONSIGLIATI FRIULI GRAVE SAUVIGNON RISERVA SARDEGNA SEMIDANO SPUMANTE (asciutto/dolce/amabile) ALGHERO CHARDONNAY SPUMANTE FRIULI GRAVE SAUVIGNON RISERVA Aree di produzione: Friuli Venezia Giulia provincia UD - affinamento: 2 anni obbligatori - caratteristiche: fermo - abbinamento consigliato: ANTIPASTI PESCE UOVA FORMAGGI FRESCHI - colore: paglierino più o meno intenso - odore: tipico - vitigni: sauvignon (90%-100%) - sapore: asciutto, fresco, armonico - gradazione alcolica minima 10,5°. SARDEGNA SEMIDANO SPUMANTE (asciutto/dolce/amabile) Aree di produzione: Sardegna provincia CA/OR/NU/SS - affinamento: caratteristiche: spumante - abbinamento consigliato: PESCE - colore: giallo paglierino con riflessi tendenti al dorato - odore: delicato, fruttato, tipico - vitigni: semidano (85%-100%) - sapore: morbido sapido fresco asciutto/dolce/amabile - gradazione alcolica minima 11,5°. ALGHERO CHARDONNAY SPUMANTE Aree di produzione: Sardegna provincia SS - affinamento: fino a 2 anni - caratteristiche: spumante - abbinamento consigliato: PESCE - colore: giallo paglierino con riflessi verdognoli - odore: fruttato, tipico, delicato - vitigni: chardonnay (85%-100%) - sapore: sapido, asciutto, pieno, tipico, asciutto - gradazione alcolica minima 11,5°.
PREPARAZIONE Sempre buoni gli spaghetti: deus ex machina per una rimpatriata fra amici, sempre graditi anche in particolari occasioni all'italiana. Comunque cucinati... Sbucciate due cipolle bianche, lavatele, asciugatele e tagliatele a metà in verticale. Riducete ogni metà a fettine sottilissime e scomponetele per ottenere dei filetti. Fatele ammorbidire in una padella con 5 o 6 cucchiaiate d'olio a fiamma bassa per una decina di minuti avendo cura di rigirarle spesso. Aggiungete il sale e alzate la fiamma fino farle diventare croccanti. Ora aggiungete il prosciutto crudo tagliato a listarelle e fate insaporire per un paio di minuti tenendo la fiamma bassa, aggiungete il prezzemolo spezzettato con le mani e date una bella macinata di pepe nero, mescolate bene e spegnete la fiamma. Fate cuocere gli spaghetti e scolandoli, leggermente al dente, lasciateli un po' umidi, versateli nella padella delle verdure e fate saltare per un paio di minuti mescolandoli con una forchetta di legno. Spegnete la fiamma, date una abbondante spolverata di grana padano grattugiato e servite nel tegame di cottura. TEMPO DI PREPARAZIONE E COTTURA: 30 MINUTI PER PORZIONE: CALORIE 190 DOSI PER 4 PERSONE INGREDIENTI 320 g. di spaghetti 150 g di prosciutto crudo 2 cipolle bianche prezzemolo 30 g di grana padano pepe nero VINI CONSIGLIATI BARDOLINO CHIARETTO LISON PRAMAGGIORE TOCAI ITALICO SPUMANTE (anche CLASSICO) PENTRO DI ISERNIA ROSSO BARDOLINO CHIARETTO Aree di produzione: Veneto provincia VR (zone di antica tradizione) - affinamento: fino a 2 anni caratteristiche: fermo o leggermente frizzante - abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rosa al granato con l'invecchiamento - odore: vinoso con leggero profumo delicato - vitigni: corvina veronese (35%-65%) rondinella (10%-40%) molinara (10%-20%) negrara (0-10%) eventualmente barbera e/o rossignola e/o sangiovese e/o garganega (0-10%) - sapore: asciutto sapido leggermente amarognolo armonico sottile - gradazione alcolica minima 10,5°. LISON PRAMAGGIORE TOCAI ITALICO SPUMANTE (anche CLASSICO) Aree di produzione: Veneto provincia PD/VE/TV - caratteristiche: spumante - abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: paglierino più o meno carico con riflessi verdognoli – odore: tipico gradevole – vitigni: tocai italico (90%-100%) (100% il classico) - sapore: asciutto vellutato gradevole asciutto - gradazione alcolica minima 11° (11,5 il classico). PENTRO DI ISERNIA ROSSO Aree di produzione: Molise provincia IS – affinamento: fino a 3 anni - caratteristiche: fermo abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rubino più o meno intenso - odore: tipico gradevole – vitigni: montepulciano (45%-55%) sangiovese (45%-55%) altre (0-5%) - sapore: asciutto armonico vellutato lievemente tannico asciutto - gradazione alcolica minima 11°. Photo Credit: pascalbovet.com via photopin cc
Un vino prezioso grazie alla virtù dei vitigni che un gruppo di operatori ha saputo selezionare con diligenza e passione autentica, unendosi in Consorzio per tutelare l'elevato standard di qualità del prodotto. Un rosso di forte identità per il felice connubio fra il Nero d’Avola e il delicato Frappato. Zona di produzione e vitigni La zona in cui vengono prodotte le uve dalle quali si ottengono vini a denominazione di origine controllata e garantita “Cerasuolo di Vittoria” e “Cerasuolo di Vittoria classico” comprende parecchi comuni, di cui cinque in provincia di Ragusa, due in provincia di Caltanissetta e due in provincia di Catania, nella zona sud orientale della Sicilia. Un vasto territorio votato alla viticoltura da tempi molto antichi. Il Cerasuolo è prodotto da vitigni con una proporzione ampelografica dal 50% al 70% di nero D’Avola e dal 30% al 50% di Frappato. Caratteristiche organolettiche Il Cerasuolo di Vittoria si presenta con colore da rosso ciliegia a violaceo con sfumature purpuree che nel tempo tendono ad assumere le sembianze di ciliegia matura; profumo intenso da floreale a fruttato con sentori di fiori di ciliegia, marasca, amarena, nespola, lamponi e anche di spezie con l'invecchiamento; sapore secco, pieno, morbido, armonico, asciutto, abbastanza fresco e poco tannico, più morbido e vellutato con l’affinamento. Il Cerasuolo di Vittoria classico ha colore rosso ciliegia che tende al granato; profumo di ciliegia, che con l'invecchiamento può assumere note di prugna secca, cioccolato, cuoio, tabacco; sapore secco, pieno, morbido, armonico. Immissione al consumo Il Cerasuolo di Vittoria DOCG deve essere immesso al consumo solo dopo un periodo di affinamento in bottiglia di almeno 3 mesi e comunque non prima del 1° giugno dell'anno successivo alla vendemmia. Per il Cerasuolo di Vittoria Classico DOCG, il periodo di affinamento in bottiglia non potrà essere inferiore ad 8 mesi e non può essere immesso al consumo prima del 31 marzo del secondo anno successivo alla vendemmia. Il Cerasuolo di Vittoria DOCG a tavola Si abbina in modo eccellente sia ai piatti grassi che ai primi più semplici e gustosi. Ottimo, ad esempio, con i bucatini all'amatriciana e la cotoletta, ma anche con piccola selvaggina allo spiedo, arrosti di carni bianche e rosse, brasati di manzo. E con formaggi piccanti stagionati o con un formaggio caprino stagionato. Bene all’accostamento con antipasti e salumi e a preparazioni di pesce con condimento leggermente aromatico. In autunno, ideale l'abbinamento con le castagne arrostite alla brace. Si consiglia di servire ad una temperatura di 18-20º in calici ballon. Un po' di storia La storia enologica della Sicilia risale ai tempi dei greci e dei romani, ma conosce un periodo di stasi durante la dominazione musulmana. Comunque, la storia del Cerasuolo di Vittoria nella tipologia attuale inizia nel 1606, con la fondazione della città di Vittoria ad opera di Vittoria Colonna Henriquez, che in quell'anno appunto regalò ai primi 75 coloni un ettaro di terreno a condizione che ne coltivassero un altro a vigneto. Nel corso dei secoli, poi, la vitivinicoltura si è sviluppata notevolmente e nel 1808 l'abate Paolo Balsamo parlava del Cerasuolo come di “un vino rosato ma un rosso ciliegia. L’appellativo, probabilmente, proviene da un arbusto della zona, da cui si otteneva una bacca rossa chiamata “kerasos”, mentre è certa la data di nascita: il 1607, l’anno di fondazione della città di Vittoria”. Il Cerasuolo di Vittoria è diventato D.O.C. nel 1973. Ha avuto il riconoscimento D.O.C.G. grazie ai ventisette produttori del ragusano, da anni riuniti nel Consorzio di Tutela del Cerasuolo di Vittoria. La denominazione di origine controllata e garantita “Cerasuolo di Vittoria”, già riconosciuta a denominazione di origine controllata con decreto del presidente della repubblica 29 maggio 1973 (modificato il 6 novembre 1991), e “Cerasuolo di Vittoria classico” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione. Il nuovo disciplinare di produzione è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 224/05 (Decreto 13 settembre 2005). Curiosità Il riconoscimento della DOCG ha avuto come ambasciatore ufficiale il presentatore televiso Pippo Baudo. Con il riconoscimento della DOCG è stata istituita la Strada del Vino Cerasuolo di Vittoria, un itinerario tra le illustri testimonianze del Barocco siciliano e quelle uniche del Liberty, attraverso un'area compresa tra la provincia di Ragusa e quella di Catania, all'inizio dei Monti Iblei. L’Enoteca locale della Strada del Vino “Cerasuolo di Vittoria dal barocco al liberty” si trova presso il Castello dei Principi di Biscari e a Comiso nei locali dell’antico mercato in Piazza delle Erbe. A piano terra si trovano i locali per l’esposizione dei vini e per le degustazioni. Al piano superiore una sala proiezioni/conferenze, sale riunioni e uffici. Il giardino interno che si affaccia sulla vallata del fiume Ippari è uno spazio molto suggestivo per eventi all’aperto. photo credit: ALERAI {subsidiary&book exercises} via photopin cc
PREPARAZIONE Mele renette per questa torta di mele semplice, ma sempre molto gradita. Scegliete una tortiera in porcellana da fuoco con un diametro di 22 cm. Fate sciogliere piano il burro e aggiungete tutti e due gli zuccheri, mescolate lentamente e molto bene. Sbucciate le mele, pulitele, fatele a fette non troppo sottili, poi disponete nella tortiera cercando di dar loro un movimento concentrico. Rimettete la teglia sul fuoco basso per 20-25 minuti, mescolatele con attenzione, ricordando che il caramello dovrà solo imbiondire. Lasciate quindi raffreddare. Stendete la pasta sfoglia con una spessore di 2 millimetri, tagliate un disco più grande della teglia, ponendo sopra e con le dita infilate la pasta tra le mele e i bordi interni. Infornate a 220 gradi per 15 minuti, abbassate la temperatura a 170 gradi e continuate la cottura per gli ultimi 20 minuti. Smontate la torta rovesciandola sul vassoio ancora calda e servitela con una crema acida e con un po' di gelato alla vaniglia. TEMPO DI PREPARAZIONE E COTTURA: 1 ORA CIRCA PER PORZIONE: CALORIE: 1211 DOSI PER 4 PERSONE INGREDIENTI 1 kg. di mele renette 100 g. di burro 120 g. di zucchero 30 g. di zucchero vanigliato 200 g. di pasta sfoglia VINI CONSIGLIATI COLLI ORIENTALI RAMANDOLO (dolce) VERMENTINO DI SARDEGNA SPUMANTE (asciutto/amabile) MOSCATO DI SARDEGNA SPUMANTE COLLI ORIENTALI RAMANDOLO (dolce) Aree di produzione: Friuli Venezia Giulia provincia UD - caratteristiche: Tranquillo dolce - abbinamento consigliato: DESSERT - colore: giallo dorato più o meno intenso - odore: tipico, intenso e caratteristico – vitigni: verduzzo friulano 100% (detto localmente verduzzo giallo) - sapore: gradevolmente dolce, vellutato, di corpo con eventuale sentore di legno - gradazione alcolica minima 14°. VERMENTINO DI SARDEGNA SPUMANTE (asciutto/amabile) Aree di produzione: Sardegna provincia CA/OR/NU/SS - caratteristiche: spumante - abbinamento consigliato: APERITIVO TUTTO PASTO (ASCIUTTO) DESSERT (DOLCE) - colore:dal bianco carta al giallo paglierino - odore: delicato gradevole tipico - vitigni: vermentino (85%-100%) - sapore: sapido fresco acidulo con retrogusto amarognolo asciutto/amabile - gradazione alcolica minima 10°+1. MOSCATO DI SARDEGNA SPUMANTE Aree di produzione: Sardegna provincia CA/OR/NU/SS - affinamento: fino a 2-3 anni - caratteristiche: spumante - abbinamento consigliato: DESSERT - colore: giallo paglierino brillante - odore: delicato aromatico tipico - vitigni: moscato bianco (100%) - sapore: delicato fruttato tipico dolce - gradazione alcolica minima 11,5°.
PREPARAZIONE Pelate e tagliate a striscioline molto sottili la buccia del limone. Tagliate finemente lo scalogno e fatelo stufare in una padella con un paio di cucchiaiate d'olio e un rametto di rosmarino. Appena lo scalogno è pronto aggiungete gli spinaci lasciando qualche foglia da parte da usare come decorazione. Fate asciugare gli spinaci a fiamma alta e quando saranno asciutti levate il rosmarino e lasciate raffreddare. Quando gli spinaci saranno tiepidi frullateli insieme alla ricotta. In una grande padella che possa contenere anche la pasta, ponete la crema ottenuta. Quando la pasta sarà cotta scolatela bene e aggiungetela alla crema di spinaci, accendete il fuoco e tenetelo basso, aggiungete le striscioline di limone, pepate e mescolate delicatamente. Spegnete la fiamma, guarnite con le foglie lasciate da parte e portate in tavola nella padella di cottura. TEMPO DI PREPARAZIONE E COTTURA: 30 MINUTI CIRCA PER PORZIONE: CALORIE 410 DOSI PER 4 PERSONE INGREDIENTI 320 g di pennette integrali 500 g di spinaci novelli 250 g di ricotta fresca 1 limone 1 scalogno un rametto di rosmarino sale - pepe - olio VINI CONSIGLIATI CANNONAU DI SARDEGNA ROSATO CHIANTI (montespertoli/rufina) COLLINE LUCCHESI MERLOT CANNONAU DI SARDEGNA ROSATO Aree di produzione: Sardegna provincia CA/OR/NU/SS - affinamento: obbligatorio fino al 1° marzo dopo la vendemmia quindi fino a 3 anni - caratteristiche: fermo - abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rosa brillante - odore: tipico gradevole - vitigni: cannonau (90%-100%) - sapore: sapido tipico asciutto - gradazione alcolica minima 12,5°. CHIANTI (montespertoli/rufina) Aree di produzione: Toscana zona del Chianti - obbligatorio fino al 1° giugno dopo la vendemmia quindi fino a 5 anni - caratteristiche: fermo - abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rubino vivace al granato con l'invecchiamento - odore: intensamente vinoso con profumo di mammola fine con l'invecchiamento - vitigni: sangiovese (75%-100%) canaiolo ( 0-10%) trebbiano toscano e/o malvasia del chianti (0-10%) altre (0-10%) - sapore: asciutto armonio sapido leggermente tannico asciutto - gradazione alcolica minima 12°. COLLINE LUCCHESI MERLOT Aree di produzione: Toscana - affinamento: fino a 3 anni - caratteristiche: fermo - abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rosso rubino al granato se invecchiato - odore: gradevole tipico - vitigni: merlot (85%-100%) - sapore: pieno asciutto asciutto - gradazione alcolica minima 11,5°. Photo Credit: lisarimuricev via photopin cc
PREPARAZIONE Staccate le foglie da un cespo di scarola, lavatele, asciugatele in una centrifuga e accorciatele un po' se sono troppo lunghe. Mettetele in una insalatiera e unitevi 8 pomodori perini, maturi ma sodi, lavati, asciugati e tagliati a rondelle. Sgocciolate 320 g di tonno sottolio e fatelo a scaglie abbastanza grandi con una forchetta. Unite le scaglie a 200 g di ciliegine di mozzarella tagliate a metà, 5 cucchiai di olive nere snocciolate e qualche foglia di basilico intera. Mescolate delicatamente. Ora preparate la salsina per il condimento con sale, pepe, un cucchiaio d'aceto, 5 cucchiai di olio extravergine e mescolate bene con una forchetta. Versate la salsina sull'insalata, mescolate bene, guarnite con qualche ciuffo di basilico e servite. TEMPO DI PREPARAZIONE: 15 MINUTI PER PORZIONE: CALORIE 180 DOSI PER 4 PERSONE INGREDIENTI 1 cespo di scarola 320 g di tonno sottolio 200 g di ciliegine di mozzarella 80 grammi di olive nere snocciolate basilico - pepe - aceto - olio VINI CONSIGLIATI COLLIO GORIZIANO RIESLING FRIULI AQUILEIA MULLER THURGAU FERMO/FRIZZANTE FRIULI GRAVE BIANCO COLLIO GORIZIANO RIESLING Aree di produzione: Friuli Venezia Giulia – affinamento: fino a 2 anni - caratteristiche: fermo - abbinamento consigliato: ANTIPASTI, PESCE - colore: giallo paglierino al dorato - odore: intenso delicato gradevole - vitigni: riesling renano (100%) - sapore: tipico aromatico asciutto - gradazione alcolica minima 11°. FRIULI AQUILEIA MULLER THURGAU FERMO/FRIZZANTE Aree di produzione: Friuli Venezia Giulia - caratteristiche: fermo/frizzante – abbinamento consigliato: PESCE - colore: paglierino - odore: intenso gradevole tipico - vitigni: muller thurgau (90%-100%) - sapore: rotondo armonico asciutto - gradazione alcolica minima 11°. FRIULI GRAVE BIANCO Aree di produzione: Friuli Venezia Giulia provincia PD/ UD - caratteristiche: fermo - abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: paglierino più o meno carico - odore: gradevole fine - vitigni: una o più varietà fra chardonnay, pinot bianco, pinot grigio, tocai friulano, sauvignon - sapore: armonico vellutato asciutto - gradazione alcolica minima 10,5°. Photo Credit: jacopo18041968 via photopin cc
Un piatto classico della cucina romana ma sempre apprezzato in tutta Italia a base di catalogna, la varietà di cicoria da cui di ottengono le puntarelle.
PREPARAZIONE Pulite i cetrioli e le zucchine e riduceteli a rondelle sottilissime. Frullate lo yogurt con il succo di mezzo limone, sale e pepe, unendo, un poco alla volta, circa mezzo bicchiere di olio. Aumentate la velocità e frullate per qualche secondo. Tagliate i funghi e la mela a fettine sottili e spruzzateli con un po' di succo di limone per evitare che anneriscano. Disponete tutti gli ingredienti preparati su un piatto, distribuitevi sopra qualche scaglietta di grana e decorate con la menta, i fiori di zucchina e qualche grano di pepe. Servite con la salsa a parte. TEMPO DI PREPARAZIONE: 30 MINUTI PER PORZIONE: CALORIE 110 DOSI PER 4 PERSONE INGREDIENTI 200 g. di champignon 3 zucchine 2 cetrioli una mela verde grana padano qualche fiore di zucca un vasetto di yogurt un limone un ciuffo di menta olio extra vergine sale - pepe VINI CONSIGLIATI MOLISE MOSCATO SPUMANTE (asciutto/dolce) COLLIO GORIZIANO RIESLING FRIULI AQUILEIA MULLER THURGAU FERMO/FRIZZANTE MOLISE MOSCATO SPUMANTE (asciutto/dolce) Aree di produzione: Molise - caratteristiche: spumante - colore: bianco paglierino a volte dorato - odore: intenso tipico armonico - vitigni: moscato bianco (85%-100%) - sapore: armonico tipico fragrante dolce/asciutto - gradazione alcolica minima 10,5°. COLLIO GORIZIANO RIESLING Aree di produzione: Friuli Venezia Giulia – affinamento: fino a 2 anni - caratteristiche: fermo - colore: giallo paglierino al dorato - odore: intenso delicato gradevole - vitigni: riesling renano (100%) - sapore: tipico aromatico asciutto - gradazione alcolica minima 11°. FRIULI AQUILEIA MULLER THURGAU FERMO/FRIZZANTE Aree di produzione: Friuli Venezia Giulia - caratteristiche: fermo/frizzante - colore: paglierino - odore: intenso gradevole tipico - vitigni: muller thurgau (90%-100%) - sapore: rotondo armonico asciutto - gradazione alcolica minima 11°.
PREPARAZIONE Tagliate i cuori di carciofo in quattro parti e poneteli in acqua acidula perché non anneriscano. Tritate finemente i cipollotti e soffriggeteli delicatamente nell’olio in una larga padella, quindi aggiungete i funghi tagliati a fette sottili, i piselli finissimi e i carciofi, salate a fate rosolare bene. Aggiungete un po’ d’acqua e mezzo dado sbriciolato e lasciate cuocere per una quindicina di minuti, nel frattempo portate ad ebollizione abbondante acqua salata e cuocete i ditalini. A cottura ultimata scolate bene la pasta e versatela nella padella insieme al condimento, aggiungete il prezzemolo tritato e fate saltare per un minuto, spegnete il fuoco e date una spolverata di pepe nero macinato fresco. Servite la in tavola. TEMPO DI PREPARAZIONE E COTTURA: 30 MINUTI CIRCA PER PORZIONE: CALORIE 520 DOSI PER 4 PERSONE INGREDIENTI 250 g. di ditalini 100 g. di funghi 150 g. di cuori di carciofo 100 g. di piselli finissimi 2 cipollotti ½ dado prezzemolo - olio – sale - pepe VINI CONSIGLIATI COLLI ORIENTALI DEL FRIULI TAZZELENGHE FRIULI ANNIA MERLOT ARBOREA SANGIOVESE COLLI ORIENTALI DEL FRIULI TAZZELENGHE Aree di produzione: Friuli Venezia Giulia provincia UD - affinamento: fino a 3 anni caratteristiche: fermo - abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rosso violaceo intenso - odore: gradevole tipico - vitigni: tazzelenghe (85%-100%) - sapore: robusto tannico erbaceo asciutto gradazione alcolica minima 11°. FRIULI ANNIA MERLOT Aree di produzione: Friuli Venezia Giulia provincia UD - affinamento: fino a 3 anni caratteristiche: fermo - abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rubino più o meno intenso - odore: tipico vinoso - vitigni: merlot (90%-100%) - sapore: morbido armonico asciutto - gradazione alcolica minima 11°. ARBOREA SANGIOVESE Aree di produzione: Sardegna provincia OR - affinamento: fino a 4 anni - caratteristiche: fermo - abbinamento consigliato: TUTTO PASTO - colore: rubino o rosato - odore: vinoso intenso - vitigni: sangiovese (85%-100%) - sapore: asciutto, morbido, fresco, aromatico, asciutto - gradazione alcolica minima 11°. Photo Credit: chez loulou via photopin cc
Uno dei grandi vini rossi italiani dal gusto particolare che gli deriva dalla presenza del Cabernet. Unico, il Carmignano DOCG, nel panorama enologico toscano. Vino da meditazione per eccellenza. Più conosciuto all'estero che in Italia, il Carmignano è un vino di grande personalità ed eleganza. Zona di produzione e vitigni Il Carmignano DOCG si ottiene da uve prodotte in un territorio molto ristretto nei comuni di Carmignano e Poggio a Caiano in provincia di Prato, a metà strada tra Firenze e Pistoia, in uno degli ambienti più caratteristici della Toscana. Un territorio a grande vocazione vitivinicola, di bassa e media collina, nella quale la coltivazione della vite è favorita dalla buona posizione geografica. È, infatti, delimitato a sud dalla valle dell'Arno, a nord e ad oriente dalla pianura alluvionale che da Firenze raggiunge Pistoia e ad occidente dall'altro versante del Montalbano. Il vitigno base è il Sangiovese nella percentuale minima del 50%. Possono concorrervi Canaiolo nero con il 20% e Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon con il 20%. Presenti le uve bianche, Trebbiano toscano, Canaiolo bianco e Malvasia del Chianti fino al 10%, percentuale con cui possono concorrere anche altri vitigni a bacca rossa purché idonei alla coltivazione nell’ambito della Regione Toscana. Immissione al consumo Il vino a denominazione di origine controllata e garantita “Carmignano” non può essere immesso al consumo prima del l° giugno del secondo anno successivo a quello di produzione delle uve e potrà portare in etichetta la menzione “Riserva” solo se viene immesso al consumo dal 29 settembre, giorno di S. Michele e festa di Carmignano. Caratteristiche organolettiche Il Carmignano DOCG si presenta con colore rubino vivace intenso e tendenze al granato con l'invecchiamento; profumo profumo intenso, anche di mammola; sapore asciutto, pieno, armonico, morbido e vellutato; titolo alcolometrico volumico totale minimo 12,50% vol.; acidità totale minima 4,5g/l; estratto non riduttore minimo 22,0 g/l. Il Carmignano DOCG a tavola Essendo un vino rosso di struttura robusta, il Carmignano DOCG si abbina ottimamente con piatti saporiti come arrosti di carni rosse, cacciagione e selvaggina, carni alla griglia e pollame nobile. Si accompagna anche a piatti della tradizione pratese e della piana fiorentina come lo stracotto alla pratese e con una porchetta di maiale. Si abbina bene anche ai formaggi stagionati e piccanti come il pecorino toscano. Elegante e vellutato, invecchiando è un “ottimo vino da meditazione”. Si consiglia di servirlo ad una temperatura di 18-20 gradi, stappando la bottiglia almeno due ore prima di consumarlo. Un po' di storia Le origini storiche del Carmignano risalgono alla notte dei tempi, come testimoniano gli utensili per cantina ed i recipienti da vino, vari crateri in ceramica, bicchieri e colini in bronzo trovati tra i reperti etruschi che ne fanno risalire le origini al VII secolo a.C., quando appunto gli Etruschi colonizzarono queste zone. Il piccolo borgo di Artimino, a pochi chilometri da Carmignano, fu una fiorente città etrusca fino al I secolo a.C. per la sua grande importanza strategica. In questi terreni argillosi gli Etruschi introdussero la coltivazione della vite e i Romani poi ne continuarono la tradizione, troncata però dalla decadenza dell'Impero romano prima e dalle invasioni barbariche dopo. Uno dei documenti più antichi sulla produzione di vino e olio sulle colline di Carmignano risale all'804 e all'epoca del dominio dei Franchi, ma la prima citazione scritta del vino "Charmignano" risale alla fine del 1300 quando il notaio Ser Lapo Mazzei comunica al mercante pratese Marco Datini di aver acquistato per suo conto quindici some di vino Carmignano. Nel 1700, quasi tre secoli più tardi, Redi nel suo "Bacco in Toscana" esalta la qualità di questo vino. In realtà, si deve ai Medici la valorizzazione di queste terre, anche per la loro vicinanza a Firenze. Infatti, importarono vitigni dalla Francia tra cui i Cabernet. Il Granduca Cosimo III operò la prima delimitazione del comprensorio di produzione del vino Carmignano fissando in un bando del 1716 i confini delle quattro zone vinicole più famose all'epoca intorno a Firenze: Chianti, Pomino, Valdarno Superiore e appunto Carmignano dando vita alla prima regolamentazione di una denominazione di origine: un vero antesignano della doc. I Medici costruirono in questa zona le splendide ville di Poggio a Caiano e di Artimino e inserirono il vino Carmignano tra i migliori vini toscani degni di tutela. In tempi recenti, il Carmignano ha ottenuto prima la DOC nel 1975 e la DOCG nel 1990, oltre al riconoscimento della denominazione di origine controllata "Barco Reale di Carmignano" e la contemporanea modifica al disciplinare di produzione del "Carmignano rosato", conosciuto con il nome di "Vin Ruspo", e del "Carmignano Vin Santo" (D.M. 17 ottobre 1994). Curiosità La Strada Medicea dei vini di Carmignano ha un percorso affascinante e suggestivo, che conduce in un angolo della Toscana immerso nella natura, ma a due passi dalle più importanti città d'arte della regione. Il vino di Carmignano, prima doc medicea e italiana, è l'illustre ambasciatore di tutte le altre bellezze di in questa terra italiana lungo tre itinerari ad anello che si intersecano a vicenda, nel cuore della zona di produzione dei vini di Carmignano. Buon vino e ottima gastronomia locale sono, quindi, le coordinate per giungere anche all'arte, alla visita del Museo del Vino e del Territorio nei sotterranei del palazzo comunale. Un turismo enogastronomico di tutto rispetto, degno della migliore tradizione di casa nostra. Photo Credit: LE FOTO DI MAXI via photopin <a
PREPARAZIONE Lavate le fragole e le ciliege facendo attenzione a non levare il picciolo. In un pentolino antiaderente mettete lo zucchero e aggiungete l'acqua utilizzando un cucchiaio per dosarla bene. Fate scaldare a fuoco basso, sempre mescolando, lo sciroppo senza fare grumi di zucchero. Passati cinque minuti lo zucchero inizierà a caramellare. Proseguite la cottura fino ad ottenere un composto omogeneo di color oro scuro. Quando lo zucchero si sarà liquefatto completamente immergetevi le fragole e le ciliege tenendole per il picciolo, oppure infilzate la frutta con uno stuzzicadenti se temete di scottarvi. Rigirate la frutta ricoperta di caramello ancora morbido nella granella di nocciole o di mandorle. Fate raffreddare e servite in tavola. TEMPO DI PREPARAZIONE: 30 MINUTI PER PORZIONE: CALORIE 180 DOSI PER 6 PERSONE INGREDIENTI 400 g di zucchero semolato 1/2 bicchiere d'acqua 200 g di fragole 200 g di ciliege 100 g di granella di nocciole o di mandorle VINI CONSIGLIATI COLLI DELL'ETRURIA CENTRALE BIANCO CANDIA DEI COLLI APUANI FERMO FRIZZANTE ELBA VIN SANTO RISERVA (amabile/asciutto) COLLI DELL'ETRURIA CENTRALE BIANCO Aree di produzione: Toscana - caratteristiche: fermo - colore: paglierino con riflessi verdognoli - odore: delicato fruttato - vitigni: trebbiano toscano (min 50%) malvasia del chianti e/o pinot bianco e/o pinot grigio e/o chardonnay e/o vernaccia san gimignano e/o sauvignon (max 50%) altre (0-25%) - sapore: sapido, fresco, armonico, asciutto - gradazione alcolica minima 10°. CANDIA DEI COLLI APUANI FERMO FRIZZANTE Aree di produzione: Toscana – caratteristiche: fermo/frizzante - colore: giallo paglierino - odore: delicato intenso tipico leggermente aromatico - vitigni: vermentino (70%-80%) albarola (10%-20%) trebbiano toscano e/o malvasia nera (0-20% con max 5% malvasia) - sapore: asciutto morbido pieno fruttato con retrogusto amarognolo (asciutto) asciutto/amabile/abboccato - gradazione alcolica minima11,5°. ELBA VIN SANTO RISERVA (amabile/asciutto) Area di produzione: Toscana - affinamento: 4 anni obbligatori quindi fino a 10 anni ed oltre – caratteristiche: fermo - colore: dal giallo paglierino al dorato all'ambrato intenso - odore: etereo, tipico, intenso - vitigni: trebbiano (procanico) e/o malvasia bianca (min 70%) - sapore: armonico vellutato rotondo amabile/asciutto - gradazione alcolica minima 14+2 (asciutto) 13+3 (amabile).
E' un piatto unico decisamente estivo, ma gradito in tutte le stagioni, che vi presento con una variante succulenta: l'aggiunta del tonno. Si sa che per caprese si intende la mozzarella, con tanto di pomodori e odori ma per questa spaghettata ho deciso di metterci un pizzico di brio estivo in più.
Il riso e la crema d'orzo si uniscono al brodo di carne per creare una minestra ricca, ideale per i pranzi o le cene invernali. A rendere il tutto più gustoso, un letto di pane casereccio fritto a dadini. Un connubio irresistibile.
Una focaccia vegetariana, semplice e gustosa. Ottima per stare insieme spendendo poco e con gli ingredienti indispensabili per momenti sereni: allegria, buona compagnia e qualcosa da bere che faccia bene alla salute e all'umore. Seguite il procedimento indicato.
La gelatina può essere acquistata, è vero. Ma non immaginate quanto può essere semplice prepararla in casa, raggiungendo due obiettivi: risparmiare e divertirsi. La gelatina così come la scopriamo oggi è ottima anche per altre ricette. In questo caso ingabbia al fresco un pollo d'antipasto.
Con il dolce o con il salato, un vino molto particolare e delicato, che può “tenerci compagnia” nei momenti di meditazione come negli incontri conviviali, per accompagnare gli stuzzichini o per chiudere un pranzo in dolcezza. Zona di produzione e vitigni I vigneti dai quali proviene il Cannellino di Frascati vengono coltivati nei comuni di Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone e in parte nei comuni di Roma e Montecompatri, ovvero nell’area tuscolana dei Castelli Romani, una zona d'origine vulcanica ad alta vocazione vitinicola, favorita anche dalle condizioni ambientali molto favorevoli: l'elevata temperatura dei mesi di settembre ed ottobre, infatti, consente alle uve di maturare lentamente e completamente. Il Cannellino di Frascati deve essere ottenuto da uve dei vitigni Malvasia Bianca di Candia e/o Malvasia del Lazio per almeno il 70%. Possono concorrere, da soli o congiuntamente, vitigni come Bellone, Bombino Bianco, Greco Bianco, Trebbiano Toscano e Trebbiano Giallo, fino a un massimo del 30%, con l’eventuale aggiunta di altri vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nel Lazio, in misura non superiore al 15% di quest’ultimo 30%. Caratteristiche organolettiche Il Frascati Cannellino DOCG si presenta con un colore giallo paglierino intenso con riflessi dorati; odore fine e delicato che ricorda la frutta matura; sapore abboccato, tipico, sapido, dolce e fruttato. Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50% vol.; acidità totale minima 4,5 g/l. La gradazione alcolica minima prevista dal disciplinare è pari al 12,5%. Il Frascati Cannellino DOCG a tavola Il Cannellino di Frascati accompagna ottimamente dolci morbidi, pasticceria secca, dolci tipici della tradizione tuscolana dai tozzetti,i biscotti tipici di Marino, alle ciambelline al vino aimaritozzi al gelato di ricotta ai bignè di San Giuseppe alle castagnole. Ma si accompagna bene anche al salato, ovvero formaggi stagionati o piccanti, specie pecorino romano gorgonzola. È anche un eccellente vino da meditazione. Si serve nella copita, un calice a stelo medio, e nel ballon piccolo con il dessert. Consigliabile una temperatura di servizio 10°-12°C. Un po' di storia Le origini del Frascati Cannellino risalgono ai primordi dell’insediamento romano. Già nel II secolo avanti Cristo, Catone il Censore, nel De agri coltura, fissa alcune norme sulla coltivazione della vite e la vinificazione. Marco Terenzio Varrone, nella sua opera De lingua latina, ricorda i cosiddetti Vinalia, le feste tuscolane per il vino nuovo, che per legge non doveva essere mandato a Roma prima che fossero terminate le celebrazioni. La pratica della viticoltura nel Tuscolano continua anche dopo la caduta dell’impero romano e le invasioni barbariche, come testimoniano diversi documenti medievali relativi ai terreni vitati, custoditi negli archivi monastici. Domenico Barnaba Mattei nelle Memorie istoriche dell’antico Tuscolo oggi Frascati del 1711 conferma la vocazione vitivinicola della zona; il gesuita Francesco Eschinardi, nella Descrizione di Roma e dell’Agro romano del 1750, parla di “una terra situata in amenissimo luogo appartenente alla Casa Borghese, che vi ha comode abitazioni, e delizie, essendo luogo abbondante di vini”. E di questo vino parlano altri illustri nel corso dell’Ottocento, oltre alle numerose testimonianze del tempo. Nel 1833, negli Atti della Giunta per la inchiesta agraria e sulle condizioni della classe agricola, si ricorda che nei Castelli Romani era normale “lasciare quasi appassire l’uva sulla pianta per ottenere quel vino dolce e d’intenso colore tanto ricercato dagli osti romani”. Un vino, come abbiamo detto in apertura, molto particolare e delicato, che perdeva le sue caratteristiche se esportato dal suo luogo di origine. Per tutelarlo e valorizzarlo, il 23 maggio 1949 nacque, su iniziativa di 18 produttori, il Consorzio per la difesa di vini pregiati e tipici di Frascati, poi Consorzio Tutela Denominazione Frascati, al quale si deve nel 1966 la denominazione doc conferita ai vini di Frascati. Nel 2002 il Cannellino ottiene il riconoscimento della Comunità Europea di Menzione tradizionale e nel 2011 ottiene la DOCG. Curiosità Macròbio, uno scrittore latino del secolo 4º-5º d. C., originario forse dell'Africa, parla degli effetti miracolosi di questo vino raccontando che tale Ortensio fosse solito innaffiare con vino locale gli alberi che aveva piantato sulle pendici tuscolane per farli crescere più rigogliosi. Sembra che il Cannellino debba il suo nome al fatto che sgorgava dalla cannella della coppella dalla quale si beveva. Fino alla metà del Novecento, questo vino delicato veniva conservato in piccoli tini e si gustava soprattutto d’estate, quando la differenza di temperatura fra l’esterno e i luoghi di conservazione, intorno ai 10° C, innescava una rifermentazione che conferiva al vino un tipico sapore frizzantino e dolciastro. Photo Credit: VinoFamily via photopin cc
A volte sono proprio i dettagli a fare la differenza. In questo semifreddo, semplicissimo da preparare e molto veloce, oltre alla dolcezza della ricotta e dell'ananas, per rendere il tutto davvero sublime ci sono i due tocchi finali: cioccolato fondente e cannella. Una dolce bellezza.