
Ritardo mestruale cause: ecco tutti i fattori che possono causarlo
Il ritardo del ciclo mestruale è in grado di causare nella donna uno stato d'ansia notevole; a differenza dell'età, l'ansia è dovuta alla possibilità di essere incinta o di essere in menopausa. Molto spesso non c'è bisogno di preoccuparsi, in quanto questo ritardo può essere dipeso da tantissimi fattori. CAUSE FISIOLOGICHE Stress: un elevato stress, fisicio e psichico, è in grado di determinare un ritardo nelle mestruazioni, in quanto incide sul momento dell'ovulazione; uso di alcuni farmaci: farmaci per il sistema nervoso, farmaci antiulcera e cortisonici, poiché vanno ad alterano i livelli di prolattina nel sangue; cambiamenti di peso: lo squilibrio alimentare incide sul sistema ipotalamo-ipofisi-ovaie e sulla conseguente produzione degli romani che regolano il ciclo mestruale. In alcune patologie, come la bulimia o l'anoressia, possono persino farlo saltare per alcuni mesi. sbalzi termici improvvisi: un periodo particolarmente freddo o caldo improvviso, può alterare il normale equilibrio ormonale; utilizzo della pillola del giorno dopo: si tratta di un anticoncezionale caratterizzato da un mix di ormoni, contenente al suo interno anche il progesterone, che ne influenza i normali livelli; sospensione o assunzione della pillola anticoncezionale: l'assunzione può comportare, in alcuni soggetti, dei lievi ritardi; allo stesso modo, la sospensione comporta a ritardi, da considerarsi normali; ovaio multifollicolare: si verifica nelle ragazze giovani e si tratta di una condizione benigna che determina la presenza di numerosi follicoli varici, anziché la normale presenza di un ovaio soltanto. DOPO IL PARTO prima mestruazione dopo il parto: si chiama "capo-parto" e si presenta, generalmente, dopo 40 giorni dal parto, ma può variare da soggetto a soggetto. Tali possibilità possono essere dovute a variazioni fisiche e psichiche accadute durante la gestazione. allattamento: allattando al seno, il capo-parto può comparire molto in ritardo, poiché l'organismo produce alti livelli di prolattina, inibendo così l'azione degli estrogeni; CAUSE PATOLOGICHE Le cause elencate fino ad ora possono definirsi fisiologiche tuttavia, se i ritardi sono continui, potrebbero esserci anche delle cause patologiche. Disturbi ormonali: si verificano. nella maggior parte dei casi, nelle donne tra i 20 e i 40 anni e sono dovute alla carenza di progesterone. Le cui cause principali sono: iperplolattina: presenza patologia, nel sangue, di alti livelli di prolattina; ipotiroidismo: disfunzione della tiroide che determina un rallentamento di tutti i processi metabolici; insufficienza ovarica: bassa stimolazione dell'ipotalamo e dell'ipofisi (ghiandola situata alla base del cranio) con conseguente produzione scarsa di ormoni; iperandroginia: eccessiva produzione di ormoni maschili che porta alla generazione di un'anomalia ovarica; Mancanza di ovulazione: il disturbo viene associato ad infertilità e irregolarità mestruale; Sindrome dell'ovaio politeistico (PCOS): è la causa più comune dell'infertilità; è legata all'assenza di ovulazione che causa ritardi mestruali che arrivano persino a superare i 3 mesi (amenorrea). Utero fibromatoso: caratterizzato dalla presenza di fibromi (tumori benigni), che possono determinare squilibri del ciclo. Fibroma uterino: tumori benigni trai più frequenti nelle donne fertili; si manifestano con perdite tra un mestruo e l'altro e ipermenorrea. QUANDO PREOCCUPARSI Se il ritardo è sporadico, non c'è alcun bisogno di preoccuparsi. Se, invece, si presenta spesso, rivolgetevi al vostro ginecologo: basta effettuare un'ecografia pelvica e un'analisi del sangue. Ricordatevi che lo stato d'ansia e d'allarme non fa altro che aumentarne il ritardo. A cura di Jessica Di Giacomo photo credit: Anna Marie Gearhart via photopin cc