Pranzo di Natale a Torino: il menu tipico piemontese
Il viaggio gastronomico di DireDonna prosegue con il menu tipico del pranzo di Natale a Torino: 4 ricette dall'antipasto al dolce di tradizione piemontese.
Il viaggio gastronomico di DireDonna prosegue con il menu tipico del pranzo di Natale a Torino: 4 ricette dall'antipasto al dolce di tradizione piemontese.
Durante il pranzo di Natale a Torino sono serviti a tavola i piatti tipici della cucina regionale piemontese a base di carne: vitello tonnato, bagna cauda, brasato al Barolo, ravioli del plin arricchiti con tartufo d’alba e così via.
Tra i dolci, come non conoscere il bonnet con caramello, la polenta dolce o il castagnaccio piemontese? Di seguito un’idea di menu dall’antipasto al dolce da preparare a casa per servire un pranzo di Natale ispirato alla tradizione culinaria di Torino e del Piemonte.
Preparate il brodo con 1 litro d’acqua, 1 cipolla, 1 carota e 1 gambo di sedano. Quando inizia a bollire immergente 700 g di noce di vitello e fate cuocere la carne per un’ora abbondante. Nel frattempo frullate nel mixer 1 uovo, 2 tuorli, 2 acciughe, 150 g di tonno sott’olio sgocciolato, 1 cucchiaio di capperi, 1 filo di olio extravergine di oliva e il succo di 1 limone filtrato, aggiustate di sale e pepate. Fate raffreddare e affettate sottilmente la carne cotta, su un piatto da portata distribuite la carne e ricopritela del tutto con la salsa tonnata densa e corposa. Decorate con cetriolini e capperi, tenete al fresco coperta prima di servire.
Preparate la fonduta mettendo in ammollo 150 g di fontina con 1 bicchiere di latte per un’ora. Passato il tempo togliete il formaggio e scioglietelo in un pentolino con 2 tuorli d’uovo e 50 g di burro; mescolate finché non diventa una crema densa, spegnete e fate raffreddare. Su una spianatoia versate 300 g di farina, fate un buco nel mezzo e sgusciate 3 uova e unite un pugno di spinaci lessati e tritati finemente. Impastate fino a ottenere una pasta liscia ed elastica e mettetela a riposare al fresco per un’ora. Dopo il riposo, stendete la pasta molto sottilmente, tagliate tante strisce di uguali dimensioni e ponete su una prima striscia la fonduta (che si sarà solidificata) aiutandovi con un cucchiaino e distanziando i mucchietti tra loro. Ricoprite con una seconda striscia, fate uscire l’aria e con il taglia pasta ricavate i ravioli. Cuoceteli in abbondate acqua salata e scolateli man mano che vengono a galla. Conditeli con burro fuso, salvia e 1 grattugiata di tartufo. Servite subito.
Mettete a marinare 1 kg di carne di manzo (cappello del prete) con un trito grossolano realizzato con 2 carote, 1 cipolla, 2 gambi di sedano, 2 spicchi d’aglio, alloro, 1 rametto di rosmarino, 3 chiodi garofano e pepe nero in grani. Coprite con 1 litro di vino Barolo e fate macerare per 12 ore. Passato il tempo togliete la carne dal brodo e asciugatela con la carta da cucina. Fate sciogliere in un tegame 50 g di burro e abbondante olio extravergine di oliva, aggiungete la carne e rosolatela bene su tutti i lati rigirandola spesso. Separate le verdure e le spezie dalla marinatura e unitele alla carne, procedete con la cottura a fuoco dolcissimo per almeno 2 ore. Una volta cotta la carne dividetela dalle verdure e frullatele con un mixer e il fondo di cottura fino a ottenere un sugo denso. Servite la carne affettata con la salsa di cottura e polenta.
Tritate finemente 250 g di amaretti e uniteli in una ciotola con 100 g di zucchero e 50 g di cacao amaro. Aggiungete 1 tazza di caffè e 1 bicchiere di liquore all’amaretto e mescolate. Riscaldate ½ litro di panna da montare con la punta di un cucchiaino di essenza di vaniglia in polvere, unitelo al composto di ingredienti secchi e con una frusta amalgamate bene fino a ottenere un composto omogeneo e senza grumi. Per ultimo aggiungete 4 uova e mescolate. In un pentolino unite 100 g di acqua e 100 g di zucchero e preparate il vostro caramello. Una volta ambrato versatelo in uno stampo che possa andare anche in forno. Versate sopra il composto di amaretti e cacao e cuocete a bagnomaria a 80 °C per 40 minuti. Fate raffreddare del tutto prima di sfornare e servire.
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