Addio a Lino Capolicchio, volto del film “Il giardino dei Finzi Contini”

L’attore pluripremiato protagonista del cinema militante negli Anni ’70 ha interpretato 35 film e preso parte a 27 serie televisive. É stato anche docente di artisti come Sabrina Ferilli e Paolo Virzì.

Pubblicato il 4 maggio 2022

Addio a Lino Capolicchio: l’attore, sceneggiatore e regista italiano è morto a Roma all’età di 78 anni. Protagonista del cinema militante negli Anni ‘70, ha recitato tra gli altri con De Sica, Risi e Pupi Avati.

Nato in Trentino Alto-Adige nella città di Merano il 21 agosto del 1943, trascorre la sua infanzia e adolescenza a Torino, per poi trasferirsi nella Capitale dove ha frequentato l’Accademia nazionale d’Arte drammatica Silvio D’Amico. Gli esordi professionali si compiono presso il Piccolo Teatro di Milano nella compagnia di Giorgio Strehler.

Vanta numerosi film e sceneggiature importanti, tra cui: “Metti, una sera a cena” di Giuseppe Patroni Griffi e “Il giovane normale” di Dino Risi. Conosciuto dal grande pubblico soprattutto per la pellicola premio Oscar di Vittorio De Sica “Il giardino dei Finzi Contini”, con il quale vince il David di Donatello. Con Pupi Avati lavora nel ruolo da protagonista in “La casa delle finestre che ridono”. Insieme al regista bolognese ha collaborato diverse volte, fino a “Il signor Diavolo” nel 2019.

L’attore pluripremiato ha collezionato tanti ruoli anche in tv e teatro. Sul piccolo schermo lo ricordiamo attraverso: “Il conte di Montecristo” (1966), “Il delitto Paternò” (1978) e “La piovra 3” (1987), fino a “Una grande famiglia” del 2013.

Capolicchio esordisce nella regia teatrale al Festival barocco di Foligno nel 1987 con una opera dal titolo “Segni barocchi – Cronaca del ‘600 da Gesualdo da Venosa a Masaniello” attraverso l’iconografia di Velasquez e Caravaggio. Mentre al cinema presenta la rassegna sul mondo della boxe “Pugili” (1995), con Tiberio Mitri e Duilio Loi. Le pellicole a episodio, premiati al Festival di Torino (1997) come miglior film dalla stampa internazionale. Nel 2002 esce “Il diario di Matilde Manzoni”.

Lino Capolicchio è stato anche un docente, negli Anni ‘80 presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma al Dipartimento di Recitazione. É stato anche insegnante e mentore di attrici italiane di talento come Francesca Neri, Sabrina Ferilli e Laila Forte. Alcuni suoi allievi sono diventati registi teatrali e cinematografici, come Paolo Virzì.

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