Will Smith e la disinformazione sul Coronavirus a causa di "Io sono leggenda"

L'attore ha dichiarato di sentirsi responsabile per quanto riguarda il parallelismo infondato tra il film e l'emergenza attuale

Dopo lo scoppio della pandemia da Coronavirus in moltissimi hanno paragonatolo lo scenario mondiale attuale a quello descritto nel film Io sono Leggenda diretto da Francis Lawrence.

Il protagonista Will Smith ne ha voluto parlare nell’ultima puntata del Red Watch Talk di Facebook Watch insieme al resto della sua famiglia. Con un pizzico di ironia l’attore ha dichiarato di sentirsi responsabile per quanto riguarda il parallelismo infondato tra il film post-apocalittico e la situazione odierna: “Volevo fare questa cosa perché ho realizzato Io Sono Leggenda nel 2008, quindi mi sento responsabile di gran parte della disinformazione sulla diffusione dei virus“.

A ben guardare la realtà scenica e quella reale non sono ovviamente compatibili: il lungometraggio presentava un virus che essenzialmente trasformava gli umani in una sorta di ibrido zombi-vampiri, cosa ben diversa dalla pandemia in corso.

Tornando serio Smith ha affermato che, durante la preparazione del ruolo, ha svolto delle illuminanti ricerche presso il Center for Disease Control: “Ha davvero cambiato la mia vita e il modo in cui guardo il mondo. Ci sono concetti di base che le persone non capiscono“.

Nella puntata l’attore è stato raggiunto da sua moglie Jada Pinkett-Smith, la figlia Willow, il figlio Trey e la madre di Jada Adrienne Banfield-Jones. L’unico assente era il figlio maggiorenne Jaden che, avendo viaggiato molto nelle ultime settimane, sta seguendo le misure precauzionali evitando contatti sociali e rimanendo isolato in casa.

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