Quali alcolici in estate?

Cosa bere quando fa caldo? Ecco come sopravvivere all'estate senza farci mancare gli alcolici, ma sempre con moderazione.

Pubblicato il 7 luglio 2011

I musulmani non consumano alcolici. Il loro dettame non è dovuto esclusivamente a motivi religiosi: il loro credo nasce in delle regioni del mondo particolarmente calde tutto l’anno, e come tutti sanno, alcolici e alte temperature non vanno tanto d’accordo. Per cui, l’imposizione della religione musulmana a non consumare bevande alcoliche ha una duplice valenza, e l’accezione di cui vogliamo parlare è dovuta a ragioni squisitamente ambientali.

In Italia, non siamo molto lontani dalle terre calde dell’Africa e in estate il caldo si fa sentire tanto. Per cui anche noi dovremmo evitare di bere, o almeno farlo con moderazione. Ecco alcuni consigli su come bere bene e con gusto anche in estate. Intanto, è sempre meglio bere la sera, se proprio si deve farlo, e non di giorno, ma anche se lo si fa di sera, non certo prima di mettersi al volante.

Una delle bevande più dissetanti in questo periodo dell’anno è certamente la birra, ma le sue qualità dissetanti sono solo apparenti se eccediamo. Per cui d'{#estate} è meglio consumare birra con poco alcol. Evitiamo quindi doppio malto, birre scure, ma buttiamoci per esempio sulle birre messicane, che hanno un tasso alcolico più basso: questo ci consente di continuare a bere una bevanda di qualità, ma non avere le vampate dopo aver bevuto.

Lo stesso discorso vale per il vino: non bevetene di alta gradazione e soprattutto non bevetelo al mare. Qualcuno lo fa, ma l’effetto è assolutamente risibile, perché contrario a qualunque logica legata appunto alle alte temperature. Optate piuttosto per lo champagne, che non ubriaca e magari è sempre un tocco in più all’atmosfera che si può ricreare in una romantica notte d’estate alla luce della luna. Se non volete spendere troppo, un prosecco è un ottimo succedaneo.

Passiamo ora ai superalcolici: bisognerebbe evitare di berli lisci, senza altri ingredienti o senza ghiaccio. Certo, un bel wakiki è sempre qualcosa di allettante, anche perché gli effetti dell’alcol non si sentono subito, ma meglio puntare su qualcosa di più fresco. Esistono tantissimi cocktail, l’importante è saper scegliere.

Sarebbe meglio evitare quelli a base di rum: è un po’ troppo dolce e fa venire troppa sete, soprattutto con il caldo. Fa eccezione il mojito, ma anche con quello non bisogna esagerare: il mojito è sempre pieno di zucchero di canna e la disidratazione è dietro l’angolo in questi casi. Oltre al fatto che si tratta di un cocktail molto alcolico, se non fatto come lo realizzano i cubani. A Cuba, infatti, il mojito è molto leggero, proprio perché deve riempire lo stomaco ma non ubriacare, ma di solito nei nostri locali, si utilizzano due tipi di rum.

Meglio un long drink tipo vodka lemon, screwdriver o vodka red bull: sono più freschi e dissetanti e l’alcolico viene diluito molto dall’elemento analcolico.

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