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Suggerimenti per cocktail autunnali e feste all'aperto, dall'Americano al Manhattan, passando per altri drink non codificati e che si prestano alla fantasia di ognuna.
Il clima mite permette un sacco di vantaggi. Uno di questi è potersi permettere un party all’aperto ancora in questa stagione e probabilmente in alcune parti d’Italia questo potrà accadere ancora a lungo. Quindi, via libera alle feste autunnali, quando il caldo non è troppo afoso e il freddo ancora non si fa sentire, tanto è lontano. Ma non c’è festa senza drink e questo è un nodo fondamentale: cosa si serve a mezza stagione? Non si può ripiegare su cocktail prettamente estivi o invernali, per cui serve trovare delle giuste vie di mezzo.
Uno di questi cocktail è il silver monk, che si prepara con il cetriolo e un tocco di chartreuse, secondo Quentin Tarantino l’unico liquore tanto buono da aver dato il nome a un colore. A questo drink va aggiunto del sale, come per il margarita, per rendere il sapore maggiormente agrodolce. Il tea thyme è invece fatto di vodka e tè freddo: per addolcire il tutto meglio il miele, che è anche meno calorico.
Un altro buon cocktail è fatto con sciroppo di mandorla e finocchietto. Meglio servirlo in maniera scenografica, per renderlo più affascinante, il colore non è dei più appetitosi. Una bevanda alla birra è il ginger shandies, che mescola birra con birra di zenzero e succo di lime.
In autunno meglio una bevanda dolce che una secca, anche per ricordare la dolcezza del frutto estivo, come la sangria di pesca e mango. Meglio prepararla con del vino rosato e del ghiaccio e può diventare un comodo drink d’apertura pasto. Con la frutta di stagione si può invece preparane un punch con la melagrana e il vino rosso. Una buona bevanda di provenienza asiatica si prepara con del sauvignon bianco e del tè verde: al posto del vino va bene anche della vodka al limone.
Se si vuole stupire i propri ospiti, però, l’ideale è un French 75, ossia uno spritz a base di soda, succo di limone e gin. A New Orleans esiste una deliziosa variante, che prevede invece del gin del cognac.
Poi ci sono dei cocktail classici, come l’Americano, che invece è un drink italiano con vermouth e Campari, o il Manhattan, con vino e succo di melagrana. Un altro classico è l’old fashioned, con bitter, angostura e bourbon. Un dolcissimo cocktail, infine, è il cayuse cherry bomb, che prevede gin, vino rosato e bitter. Naturalmente con una ciliegia candita all’interno.
Fonte: Delish.
Articolo originale pubblicato il 6 ottobre 2011
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