Beatrice Borromeo in Dior al matrimonio di Charlotte Casiraghi

Beatrice Borromeo ha indossato un abito Dior al matrimonio di Charlotte Casiraghi e Dimitri Rassam lo scorso 1° giugno a Monaco. La socialite, moglie del fratello della sposa, Pierre Casiraghi, ha scelto un abito dai richiami circensi, disegnato dalla direttrice creativa di Dior, Maria Grazia Chiuri.

Beatrice Borromeo, uno degli ospiti più attesi del matrimonio di Charlotte con Dimitri, non ha deluso le aspettative. Tutti erano, infatti, curiosi di scoprire quale look avrebbe scelto la moglie di Pierre.

Dai pochi scatti trapelati in rete, per lo più fermo immaggini di alcuni video girati durante il ricevimento, possiamo ammirare l’abito Dior indossato dalla giornalista. Questo vestito aveva fatto il suo debutto a marzo, durante la sfilata Dior Haute Couture Primavera-Estate 2019 a Dubai. Si era trattato di un vero e proprio spettacolo, con tema centrale il circo.

Beatrice Borromeo sorride, porta i capelli in una ampia coda di cavallo alta, e segna anche questo evento con la sua eleganza. L’abito scintillante multicolore, dai toni metallici, è una moderna interpretazione dello stile circense. ⁣Tessuto plissettato con un effetto arcobaleno e una finitura brillante, con una scollatura profonda e una gonna lunga e fluente.

Se Beatrice Borromeo ha scelto Dior, un look totalmente differente è quello di Tatiana Santodomingo, moglie di Andrea Casiraghi, in Missoni, tra pizzi e tulle. L’abito è stato disegnato da Margherita Maccapani Missoni, che ha anche condiviso sui social una foto con Tatiana durante il ricevimento.

Tra le più attese anche la cugina di Charlotte Casiraghi, Pauline Ducret, figlia di Stephanie di Monaco. Una jumpsuit nera, un look moderno per la tuffatrice e presentatrice tv monegasca. Proprio lei sabato aveva rivelato, attraverso le storie di Instagram, alcuni dettagli del matrimonio.

Infine, la sorella minore della sposa, la Principessa Alexandra, ha scelto un abito blu e bianco firmato Chanel, dalla collezione Primavera-Estate 2019.

Articolo originale pubblicato il 3 giugno 2019